Con il post precedente si metteva in evidenza che è meglio partire dal file raw per poi gestire il colore con più precisione e comodità attraverso un software come Photoshop.
Il passo successivo è quindi elaborare il file ma, ancora prima è avere la certezza che quanto elaborato sia uguale a quello che andremo a stampare oppure condividere. In pratica abbiamo necessità di un monitor di qualità e calibrato.
Purtroppo i monitor fotografici hanno un prezzo rilevante ed i portatili, anche costosi,non hanno schermi adatti. In più dobbiamo aggiungere un spettrofotometro per la misurazione e la calibrazione. Modelli di entrambi ve ne sono parecchi e scegliere non è facile.
Come spettrofotometro posso sicuramente consigliare X-Rite i1Studio, riesce a profilare in maniera professionale monitor, proiettori, scanner, dispositivi mobili e stampanti.
Vi sono comunque modelli più economici, intorno ai 150€.
Per i monitor il discorso è molto più ampio ed i prezzi spaziano in maniera notevole. Eizo e Lacie sono i più gettonati e costosi ma,se ve lo potete permettere, sono la scelta migliore in quanto vi è da considerare che sia il monitor sia lo spettrofotometro vi dureranno veramente una vita e tanto vale comprarli di qualità. Il monitor potrebbe essere quello che avete già, se calibrato, solo se non avete pretese di effettuare lavori di stampa professionale o fotografie con una precisa corrispondenza colore.
In caso contrario questa è una spesa da prendere sicuramente in considerazione. Non confondete i monitor lucidi e con colori sgargianti ( tipo quelli della Apple sia desktop sia portatili ) magari 5k, con i veri monitor fotografici che sono, addirittura, opachi e spesso solo full HD,ma con con una capacità notevole di rappresentare tutto lo spettro dei colori ed avvicinarsi di molto a quanto vedremo in stampa. Le misure contano e non bisogna scendere sotto i 24 pollici.
Personalmente utilizzo un Eizo CG241W con X-Rite Colormunky Photo. Sono modelli ormai superati ma solo commercialmente, e svolgono ancora perfettamente il loro lavoro, basti pensare che li utilizza anche il mio stampatore di fiducia certificato Epson Digigraphie
Anche la stampante deve essere calibrata e di qualità. Per le mie stampe Fine Art utilizzo la Epson R2880 con i pigmenti ultrachrome K3, ma spesso le faccio stampare in laboratorio per tutta una serie di motivi che spiegherò in un post specifico.
Un utile accessorio, utilizzato in fase di scatto per avere un perfetta corrispondenza colore, è il target, ovvero un cartoncino calibrato da utilizzare in fase di post produzione. Il più famoso e completo è ColorChecker di X-Rite. Necessita inserirlo nella scena in fase di scatto per calibrare in PhotoShop o LightRoom tutte le fotografie effettuate con la stessa luce.
Naturalmente dobbiamo prima pensare allo scopo che vogliamo raggiungere ed agire di conseguenza. E’ inutile spendere soldi se non vi è la necessita, in questi casi basta calibrare il monitor che avete e non farvi problemi se le stampe, quando e se stampate, non sono perfettamente uguali a quello che vedete a video. La condivisione tramite web, smartphone, cornici digitali ecc. non ha necessità di tanta raffinatezza ed inoltre non saprete mai quale tipo di monitor ha chi vedrà le vostre foto su WhatsApp e in quali condizioni di luce.
Riassumendo, se volete cominciare a gestire il colore, il 2° passo è calibrare il monitor !!!
RS
Gestione colore. Da dove cominciare. Riviste e libri consigliati – Cromorama di Riccardo Falcinelli.
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